Enorme successo alla prima visione del
film “ohne wenn und aber”
dell'iniziativa civica “STOP-BBT” a Prati.
Sono arrivati in oltre 400, da tutta la provincia, per assistere alla prima proiezione del film “ohne wenn und aber” realizzato da Silvia Bacca, Christoph Hofer e Manfred Volgger“. Molti sono stati coloro che, in una sala comunità di Prati di Vizze affollata al limite della capienza, sono rimasti in piedi tutta la serata.
Una breve introduzione e poi immagini, interviste, fatti. Dopo ventisei minuti finiscono le parole, i suoni; il silenzio domina in sala. È un attimo, è necessario per riprendersi, poi la tensione, palpabile, svanisce in un fragoroso applauso.
Le immagini che hanno illustrato i danni alle falde acquifere conseguenti alla realizzazione di un tunnel per la linea TAV (treno ad alta velocità) nella zona del Mugello tra Bologna e Firenze e le parole delle persone intervistate, hanno lasciato il segno.
Al film è seguito un dibattito e sul podio hanno preso posto Claudio Campedelli di „No TAV - Kein BBT Bolzano“, Martin Schweigl direttore in pensione dell’ufficio per l’ambiente della Provincia e i referenti di AVS e Dachverband Kaufmann e Riedl. Anche Martin Außerdorfer, il responsabile dell’info point di BBT a Fortezza che aveva preso posizione sul film ancora prima di averlo visto, era presente in sala ed è stato invitato sul podio.
Tutti gli interventi hanno sottolineato come non sia possibile rischiare la perdita di un bene così prezioso come l’acqua per la realizzazione di un progetto pieno di incognite come il BBT.
Alle domande rivolte dal pubblico, Außerdorfer rispondeva che, non essendo lui un tecnico, non era in grado di rispondere.
I tecnici che non sono stati necessari per smentire la dichiarazione dell’osservatorio BBT, secondo il quale i danni subiti al Mugello non sono ipotizzabili per il BBT dato che la profondità prevista per lo scavo è molto maggiore. L’infondatezza di questo argomento è smentita dai fatti e documentata già nel film dove Gotthard Kofler, un contadino della Val Passiria, ci fa sapere come, a causa della realizzazione di un tunnel per un impianto idroelettrico, 15 masi, in parte situati anche oltre 400 più in alto dello scavo, siano rimasti senza acqua.
Hans Heiss ha invece voluto ringraziare il sig. Erlacher, ex capo dei trasportatori, perché in occasione del suo pensionamento ci ha fatto sapere di come sia anche “merito” suo, dell’Europarlamenare Ebner e del capo dell’APA Munter, avere contribuito a Bruxelles ad eliminare la norma del divieto di transito settoriale in Tirolo. Questo mentre la SVP dice di impegnarsi per la tutela della salute dei residenti nelle adiacenze dell’autostrada.
Un piccolo colpo di scena verso la fine della discussione. La credibilità dell’osservatorio della BBT e del suo direttore crollava infatti verso le 22.30 quando si è scoperto che i tanto invocati tecnici (della società BBT) erano presenti in sala, nella persona dei geologi Fornari e Skuk.
Alla fine è risultato evidente come nessuno può sapere dove e quanta acqua andrà persa se verranno realizzati gli scavi per il tunnel principale e per quelli di accesso e tantomeno garantire sulla salvaguardia delle risorse idriche.
In chiusura Silvia Bacca ha annunciato ulteriori azioni di STOP-BBT ed ha invitato tutti i presenti a partecipare il 19 Aprile alla marcia di protesta a Trento.
Il film verrà proiettato in futuro anche in altre località e sarà presto scaricabile sul n
Nach Beendigung des, von Silvia Bacca, Christoph Hofer und Manfred Volgger gestalteten Films (Dauer 26 Min.) herrschte für einen Augenblick betretenes Schweigen und anschließend gab es donnernden Applaus.
Vor allem die Bilder der Folgen des Tunnelbaus für die Hochgeschwindigkeitsstrecke zwischen Bologna und Florenz in Mugello und die Kommentare der dort interviewten Personen sorgten für Betroffenheit.
Am Podium nahmen anschließend Claudio Campedelli von „Kein BBT“ Bozen, Martin Schweigl pensionierter Amtsdirektor im Amt für Umwelt und die zuständigen Referenten beim AVS und beim Dachverband Kaufmann und Riedl Platz. Da der Leiter der BBT Beobachtungsstelle in Franzensfeste Martin Außerdorfer, der schon zum Film Stellung genommen hatte, ohne ihn vorher gesehen zu haben, anwesend war, wurde auch er gebeten am Podium Platz zu nehmen.
Bei den verschiedenen Beiträgen wurde immer wieder darauf aufmerksam gemacht, dass man nicht für ein so fragwürdiges Projekt wie den BBT das Risiko des Verlustes eines so kostbaren Gutes, wie es das Wasser ist, in Kauf nehmen darf.
Außerdorfer antwortete wiederholt auf Fragen des Publikums, dass er kein Techniker sei und deshalb darauf nicht antworten könne. Hans Heiß dankte dem ehemaligen Frächterchef Herrn Erlacher, dass er zum Abschied noch mitgeteilt habe, dass ihm der EU Parlamentier Ebner und der LVH Chef Munter geholfen haben in Brüssel das sektorale Fahrverbot in Nordtirol zu kippen – während die SVP immer wieder vorgäbe sich sehr wohl für die Gesundheit der Autobahnanrainer einzusetzen.
Das Argument der BBT Beobachtungsstelle, dass die Tunnels in Mugello in einer wesentlich geringeren Tiefe als der BBT gebaut wurden, wurde schon im Film durch die Aussage des Passeirer Bauern Gotthard Kofler widerlegt. Im Passeier Tal blieben nämlich beim Bau des Elektrizitätswerkes 15 Höfe ohne Wasser, die teilweise 400m höher als der dort gebaute Tunnel liegen.
Ein weiteres Highlight gab es noch gegen Ende der Diskussion um 22.30 als sich noch die beiden Geologen der BBT Fornari und Skuk zu Wort meldeten und dadurch die Glaubwürdigkeit der Aussagen des Leiters der Beobachtungsstelle noch mehr in Zweifel stellten. Auf jeden Fall kann niemand die Garantie geben wo und wie viel Wasser längs der Baustellen zum BBT und bei den Zulaufstrecken verloren gehen wird.
Abschließend versprach Silvia Bacca noch weitere Aktionen von Stop BBT und lud alle Anwesenden ein am 19.April beim großen Protestmarsch in Trient teilzunehmen.
Der Film wird demnächst in anderen Orten des Landes gezeigt werden.
Die Gründe für unsere Forderung nach einem sofortigen Baustopp sind folgende:
WIR BENÖTIGEN DIE SOFORTIGE UMSETZUNG DER OFT GEFORDERTEN UND AUCH VOM LANDESHAUPTMANN VERSPROCHENEN SOFORTMASS-NAHMEN:
Nella sede dell'Alpenverein Südtirol, che ci ha gentilmente messo a disposizione una sala a Bolzano, ha avuto luogo una conferenza stampa di STOP-BBT per richiedere il blocco immediato di tutti lavori relativi alla realizzazione del tunnel di base del Brennero.
Oltre all’Alpenverein, erano rappresentate in sala per sostenere la nostra iniziativa anche le seguenti associazioni: Dachverband, ALU, Heimatpflegeverband und Transitinitiative.
Abbiamo chiesto anche a tutti i partiti presenti in provincia di sostenere questa nostra istanza e hanno risposto all’appello partecipando alla conferenza stampa Eva Klotz per SüdTiroler- Freiheit, Ulli Mair e Pius Leitner per i Freicheitlichen, Andreas Pöder e Kurt Seidner per l'Union für Südtirol, Hans Heiss e Franco Bernard per i Verdi ed Elda Letrari per le Liste Civiche.
Non ha voluto presenziare alla conferenza la SVP, ma il suo Obmann Pichler Rolle si è detto per la prima volta disponibile a incontrarci.
Nessuna risposta dai partiti di lingua italiana, a eccezion fatta del Dr. Urzì che, anche se rappresentante di un partito “sostanzialmente favorevole” alla realizzazione del Tunnel del Brennero, si è detto disposto ad ascoltare le nostre ragioni.
Le ragioni per le quali abbiamo fatto la nostra richiesta di blocco immediato dei lavori sono le seguenti:
QUELLO DI CUI ABBIAMO BISOGNO, È LA MESSA IN PRATICA DELLE MISURE IMMEDIATE TANTO RICHIESTE E LA CUI APPLICAZIONE È STATA PROMESSA ANCHE DAL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE
- il finanziamento del progetto non è assicurato,
- manca un concetto di finanziamento per il progetto,
- esistono solo bozze di diversi tipi di finanziamento
- i finanziamenti Europei non sono ancora confermati, dato che
sono dipendenti dalle garanzie di tutti gli stati interessati.
Il problema del traffico deve essere affrontato subito per mezzo di atti politici immediati e concreti e non rimandato a data indefinita quando sarà (forse) finito il BBT.
Siamo inorriditi dalla prospettiva di vivere per 20 anni in un cantiere, di vedere il paesaggio rovinato, di perdere irrimediabilmente nostre risorse idriche e contemporaneamente vedere il traffico inalterato o aumentato che provoca sempre più danni alla salute dei cittadini, i quali come premio avranno invece una montagna di debiti!
In questo modo noi e le generazioni future saremo traditi, imbrogliati, svenduti!
Per questo chiediamo un immediato stop di tutti i lavori!
Dies ist ein großartiger Erfolg für alle Bewohner von Wiesen, Afens, Tulfer und des Pfitscher Hochtales!
Unser Dank gilt in erster Linie allen Bürgerinnen und Bürgern der Gemeinde Pfitsch, des Wipptales und aus ganz Südtirol, Nordtirol und dem Trentino, allen Vereinen und Umwelt- organisationen, den Grünen und den deutschsprachigen Oppositionsparteien, die uns von Beginn an tatkräftig unterstützt haben.
Dieser Erfolg beweist, dass Zivilcourage und Hartnäckigkeit sich bezahlt machen, vor allem wenn man davon überzeugt ist, die besseren Argumente zu haben.
Durch eine ausgewogene und transparente Informationsarbeit ist es uns gelungen, viele Mitbürger davon zu überzeugen, dass man auch gegen vermeintlich unwiderrufliche Entscheidungen erfolgreich ankämpfen kann. Von vielen Seiten wurde uns gesagt, dass alles bereits eine beschlossene Sache sei und wir unsere Energie nur vergeuden würden.
Wir behaupten, dass wir ohne unseren friedlichen organisierten Protest bereits in einer Baustelle leben würden. Die SVP- Ortsleitungen des Bezirks Wipptal und die Wiesner Gemeindeverwaltung hätten das Recht diesen Sieg für sich in Anspruch zu nehmen, wenn sie sich, spätestens nach der Übergabe der über 900 Unterschriften wirklich öffentlich an unsere Seite gestellt hätten.
Für uns ist der Verzicht auf den Pfitscher Fensterstollen ein erfreuliches Ergebnis. In Bezug auf das Gesamtprojekt fordern wir aber nach wie vor einen sofortigen Baustopp, da wir das gesamte Verkehrskonzept in Frage stellen und noch immer auf eine öffentliche Diskussion über die Sinnhaftigkeit des Gesamtprojekts warten. Ausständig sind auch nach wie vor die versprochenen verkehrsreduzierenden Sofortmaßnahmen!
Es hat sich gezeigt, dass man auch in Südtirol durch Proteste einiges erreichen kann. Verhandeln kann man aber nur, wenn die politischen Entscheidungsträger mit den Betroffenen auch reden.
Questo è un grandioso successo per la popolazione di Prati, Tulve, Avenes e tutta la Val di Vizze!
Il nostro ringraziamento per averci sostenuto dal momento della formazione della nostra iniziativa civica, va innanzitutto alle cittadine e i cittadini della Val di Vizze, dell’Alta Valle Isarco, dell’Alto Adige, del Trentino, del Tirolo e poi a tutte le associazioni, ai gruppi ambientalisti, al partito dei Verdi e a tutti i partiti di opposizione di lingua tedesca.
Questo successo ci fa capire come coraggio civile, perseveranza e consapevolezza delle proprie ragioni possano trasformarsi in grandi risultati.
Da più parti ci è stato detto che tutto era già stato deciso e che noi stavamo sprecando le nostre energie. Con un mirato e trasparente lavoro d’informazione, siamo invece riusciti a coinvolgere molti cittadini e ha a convincerli che, anche quando sembra che siano state prese decisioni incontrovertibili, si può lottare con successo.
Noi siamo convinti del fatto che senza la nostra pacifica protesta organizzata, vivremmo già in un cantiere. I dirigenti comprensoriali della SVP e l’amministrazione comunale di Prati avrebbero il diritto a rivendicare questa vittoria se, almeno dopo la consegna delle oltre 900 firme contro il tunnel nella nostra valle, si fossero pubblicamente schierati dalla nostra parte.
Per noi la rinuncia a costruire il tunnel finestra della Val di Vizze è un enorme successo. Riguardo al progetto generale dell’opera non possiamo però che ribadire il nostro giudizio negativo e continuiamo a chiedere un immediato stop dei lavori. Siamo convinti della negatività di questo piano per mobilità e trasporti e stiamo ancora aspettando un pubblico dibattito sull’utilità delle opere progettate.
Siamo inoltre ancora in attesa delle promesse immediate(?) misure di riduzione del traffico!
Si è dimostrato che anche in Alto Adige per mezzo delle proteste si può ottenere qualche cosa. Trattare si può solo quando i decisori politici sono disposti a dialogare con gli interessati.
Die Petition wurde dem wissenschaftlichen Bearbeiter im Petitionsausschuss Herrn Kjell Sevon aus Finnland übergeben, der schon wenige Tage später mitteilte, dass sie für ihn sehr einsichtige, nachvollziehbare Argumente enthält und gut formuliert ist. Er wird alles in seiner Macht stehende tun, damit die Petition dem europäischen Parlament zur Abstimmung vorgelegt werden kann.
Dank der Unterstützung der Nordtiroler EU Parlamentarierin Eva Lichtenberger konnten die engagierten Bürgerinnnen an drei Sitzungen des Ausschusses der Verkehrskommission teilnehmen und mit mehreren Parlamentsabgeordneten aller Fraktionen gesprochen. Auch dem derzeitigen Vertreter des verstorbenen TEN 1 Koordinators Karel Van Miert, dem Generaldirektor der Europäischen Kommission, Matthias Ruete wurde die Petition übergeben.